Il Castello Templare di Roseto

E’ dal 2012 ormai che come associazione abbiamo aggiunto alle nostre ricerche quella storica, principalmente sulla storia del Sud Italia e della nostra Calabria in particolare. In questo percorso la nostra attenzione si è focalizzata sulla storia dei Templari e della loro presenza e sulle loro gesta avvenute nella nostra Regione.
Abbiamo incontrato molte persone e visto tanti luoghi, possiamo citare Castrovillari, Cosenza, Morano Calabro, Malvito, per citarne alcuni, l’ultima, per ora, tappa è stata al Castello di Roseto Capo Spulico.

29133277_10215061804207876_7876570168260076775_n
Sapevamo della bellezza del luogo, e sapevamo che avremmo trovato qualcosa di interessante. Ma in realtà per una giornata ci siamo completamente dimenticati di essere in Calabria e anzi sembrava di essere in un Castello in Scozia o nel Nord della Francia. A ricordarci dove eravamo è stato lo splendido sole. Perchè questo? Per la elegante e cortese accoglienza da parte della Famiglia Cosentino, di Michele in particolar modo, il quale ci ha guidato in maniera impeccabile tra le splendide stanze del castello, facendoci da cicerone.

23032616_1717849274893044_92711044624372931_n

Ci ha colpito soprattutto la bellezza del posto, che inevitabilmente quando si vive e si calpesta, rende tutto un pò magico, per un’istante mi son sentito Cavaliere anche io.

Qui tutto parla di storia dalle lastre di pietra nel mare sottostante al più piccolo mattone. Sfiorare quelle mura insinuarsi nelle scale del castello ci avvicina a quella grande personalità che era Federico II.

Qui i misteri sono tangibili, non vi è bisogno di immaginarli, qui sembra di essere a Rosslyn o a Rennes le Chateau. Certo sono rimasti piccoli segni, ma abbastanza per far capire la grandezza e la magnificenza di questo piccolo avamposto. Il Castello di Roseto Capo Spulico, è un castello fortificato a difesa della costa dell’Alto Ionio Cosentino, risalente ad epoca normanna, ricostruito nel Duecento per volontà dell’imperatore e re di Sicilia Federico II di Svevia, rimaneggiato più volte fino al secolo XVI.

Nel XIII secolo fu requisito da Federico II ai Cavalieri Templari, per ritorsione verso il loro tradimento durante la VI crociata in Terra Santa, e divenne fortezza prettamente militare; dai registri angioini si conosce l’entità della guarnigione assegnata alla fortezza, che nel 1275 risulta composta dal castellano, uno scudiero e da dodici guardie. Già la sua pianta trapezoidale testimonia il riferimento al tempio di Gerusalemme e basti leggere nelle antiche mappe catastali, Foglio 34 del Comune di Roseto Capo Spulico, i nomi delle contrade che circondano il maniero per confermare detta ipotesi: a Nord del Tempio troviamo il fiume Giordano che poi scende verso Est; a Nord troviamo la terra Giordana con il primo paese di Montegiordano, confinante col maniero; a Sud leggiamo il nome di Piano d’Orlando, che richiama Re Artù ed i Cavalieri della Tavola Rotonda alla Ricerca del Sacro Graal; ad Ovest leggiamo il nome di Piano di Salomone, il re costruttore del Sacro Tempio di Gerusalemme; ad Est l’acqua dello Jonio, come a rappresentare l’acqua del Giordano che scende da Nord verso Est, rispetto alla Città Santa. A conferma rileviamo i seguenti segni esoterici inseriti su un imponente portale in stile gotico:

la rosa crociata, i petali di giglio,

23131824_1717848424893129_3052749527959858431_n.jpg
il cerchio di Salomone e lo stemma con grifone,
emblema del casato Svevo. Ed ancora: un onfale con sopra incisi i segni della Passione di Cristo con l’Agnus Dei,

il tetragramma di Heavè, una croce cristiana all’ingresso del piano terra e, sul cornicione di detto ingresso, i numeri romani che richiamano i versetti di inno ad Allah del Corano. Segno che Federico credeva nella unione delle tre religioni monoteiste.
23172555_1717848261559812_4188168074494277282_n
Il castello è di forma trapezoidale ed ha tre torri di avvistamento possenti, una delle quali più alta, merlata e a pianta quadrangolare. Il Castello è stato costruito su di un luogo che con molta probabilità ha o aveva una particolare energia se consideriamo che dapprima vi era un tempio dedicato a Venere, poi un monastero e infine una postazione Templare, prima di passare nelle mani di Federico II, il quale lo lasciò come unico castello in dote al suo unico figlio legittimo.

23167870_1717843928226912_4563360019435262189_n

Qui potrete vedere il Documentario realizzato con in dettaglio tutto quello che lì abbiamo trovato.

Credits:
Documentario:Aurelio Gioia
Foto:Alfonso Morelli

Giuseppe Oliva – team Mistery Hunters

BAFOMETTO, L’OSCURA DIVINITA’ DEI TEMPLARI

ColorBaphomet

I Cavalieri Templari sono stati un’ordine di monaci guerrieri impegnati durante le Crociate, le battaglie sanguinarie che la Cristianità affrontò contro il mondo islamico per la conquista della Terra Santa. I Templari ebbero un’importanza fondamentale durante le battaglie, ma il loro potere in forte ascesa nel periodo storico in cui l’ordine operò procurò loro moltissimi nemici. Molte sono le leggende che ancora oggi vengono narrate intorno a questo particolare ordine, si dice che essi possedessero enormi tesori e ricchezze (possiamo identificare nel modus operandi finanziario dei Templari una prima forma di sistema bancario), addirittura che fossero custodi del Santo Graal, la coppa che raccolse il sangue di Cristo, un oggetto dotato di enormi poteri magici oltre che di grandissima importanza dal punto di vista simbolico.

templari_castello22

La nostra Associazione sta studiando la presenza dell’ordine sul nostro territorio, specialmente nella zona di Castrovillari e a breve pubblicheremo un documentario molto interessante che vi consigliamo di non perdere.
Il punto fondamentale che però vogliamo toccare con questo articolo ha a che fare maggiormente con la fine dei Templari, accusati di innumerevoli reati da parte del Re di Francia Filippo IV il Bello. Oggigiorno possiamo facilmente ipotizzare che il reale motivo per cui il sovrano francese mise in atto questa enorme cospirazione che portò allo sterminio dei cavalieri Templari sia di ordine economico, un modo per mettere le mani sulle ingenti ricchezze custodite dall’ordine. I Templari furono accusati di eresia, di sodomia, di avere rapporti economici con i musulmani e tante altre accuse infamanti e, come è facile ipotizzare, assolutamente non reali.
I Templari confessarono sotto tortura gran parte di queste colpe, ma tra le tante una in particolare richiama la nostra attenzione in questa circostanza: l’idolatria verso una figura oscura, un parto di una cultura pagana che continuava a vivere in segreto. Stiamo parlando di Bafometto, un idolo pagano usato dai Templari come parte delle loro cerimonie di iniziazione (almeno questo venne fuori nelle confessioni estorte ai cavalieri dall’Inquisizione con l’utilizzo della tortura). Esistono varie descrizioni ed iconografie di Baphomet, molte volte la sua figura è stata confusa con quella di Satana, il grande nemico della Cristianità. I Templari perciò erano in gran segreto dei satanisti? Con ogni probabilità, questa convinzione ha le stesse fondamenta che avevano le confessioni estorte con la tortura. Tra le tante ipotesi, quella maggiormente attinente col contesto storico di riferimento è quella che vuole un errore di trascrizione del nome, e che quindi in realtà il nome Bafometto sia una deformazione latinizzata di Maometto, il nome del profeta dell’Islam. Forse il reale motivo che costò la vita ai Templari (oltre che per la voglia di Filippo IV il Bello di mettere le mani sulle loro ricchezze) va proprio ricercato nelle loro attività condotte parallelamente alle battaglie delle Crociate: mentre si combatteva fino allo stremo per la Terra Santa, con ogni probabilità alcuni esponenti dell’ordine intrapresero affari commerciali ed economici con alcuni alti esponenti del mondo islamico, un grave tradimento che venne pagato con la vita.
Allora i Templari non veneravano il Diavolo, ma anzi essi cercavano di mantenere aperti contatti per scopi sostanzialmente economici anche con una parte di mondo concepita come nemica. O forse qualcuno all’interno dell’ordine pensò sul serio di avvicinarsi all’Islam tradendo i propri ideali cristiani? Bafometto è un idolo satanico di una parte deviata dell’ordine o il simbolo di una ribellione intestina all’interno della comunità dei guerrieri?
Questi sono i primi interrogativi posti su questo sconfinato argomento che ci tocca da vicino proprio perché i cavalieri sono stati presenti anche in Calabria nel corso dei secoli e noi di Mistery Hunters abbiamo trovato delle loro traccie a Castrovillari. Inseriamo il link del documentario sui misteri della cittadina calabrese, a breve pubblicheremo una seconda parte ancora più interessante. Continuate a seguirci in questo misterioso ed affascinante viaggio nei segreti dei cavalieri Templari.

Vincenzo Abate