ALLARME DI SCIENZIATI BRITANNICI: VIRUS MORTALE IN ARRIVO

Una notizia che ancora non ha ricevuto ne conferme ne smentite, ma che potrebbe creare il panico in molte persone, vista la gravità della situazione che si evince.
Secondo gli studi del dottor John Oxford, un virologo britannico, nel mondo potrebbe scatenarsi una terrificante pandemia di origine animale che potrebbe portare addirittura all’estinzione della razza umana. Il virus dovrebbe colpire entro i prossimi cinque anni, almeno secondo gli studi effettuati dal dottor Oxford.

Quindi dovrebbe essere questo il vero volto dell’Apocalisse? Non una guerra inter-galattica tra Bene e Male, non una meteora che si abbatte sul pianeta distruggendolo, non una battaglia spaziale tra alieni invasori e razza umana pronta a vendere cara la pelle. No, la fine di tutto potrebbe arrivare in maniera molto più sibillina e spaventosa: una tremenda epidemia su scala mondiale; uno scenario che ci fa venire subito alla mente le spaventose epidemie di Peste Nera (quella che Edgar Allan Poe definiva la Morte Rossa) che hanno infestato l’Europa in epoca medievale. Lo scenario che si va prefigurando (continuiamo a precisare che finora si tratta solo di ipotesi che non hanno trovato nessuna conferma ufficiale) ricorda anche gli scenari apocalittici dei film di Romero, dove un qualche misterioso virus infettava gli uomini in tutto il pianeta rendendoli dei mostruosi morti viventi, il che forse rappresenta una delle peggiori paure dell’uomo, che teme di essere vittima di una qualche forma di virus letale che lo annienterà dall’interno senza nessuna possibilità di salvezza. Gli zombie di Romero rappresentano probabilmente lo stato massimale della nostra paura: il viso deturpato da orrende pustole, il corpo debole con ossa che si frantumano da sole, la perdita della ragione, quella facoltà che rende l’uomo l’essere razionale che domina la natura; ma con la perdita della ragione cosa diventerebbe un uomo se non una bestia distruttiva e famelica? Ma la civilizzazione ha intorpidito i nostri sensi primitivi, quindi in un ipotetico quadro post-apocalittico non avremmo speranze di sopravvivere visto che la nostra capacità razionale ha soffocato la nostra capacità di adattamento alle condizioni più estreme di vita.
Addirittura lo scienziato britannico avrebbe già definito i primi sintomi del morbo che dovrebbe colpirci entro i prossimi cinque anni: essi compaiono improvvisamente con mal di testa, febbre alta, dolori articolari, mal di stomaco e vomito. Col progredire della malattia, i pazienti possono manifestare vasti ematomi ed emorragie incontrollate.
Questo mese, un uomo che era stato al matrimonio del fratello in Afghanistan, è stata la prima vittima cui è stato dato come causa di morte il nuovo virus, come confermato al Royal Free Hospital di Londra. Era stato punto da una zecca ed è morto nel reparto di alta sicurezza infettiva. Da qui l’allarme. La malattia è in tutto e per tutto simile alla Sars che ha ucciso quasi 1.000 persone nel 2003, ma da analisi effettuate non è la Sars ma un nuovo virus, Armageddon appunto che è totalmente sconosciuto agli scienziati. Il nome Armageddon per questo nuovo virus rende bene l’idea su cosa gli scienziati pensano della potenziale pericolosità dello stesso.

Un qualcosa di distruttivo ed invincibile e, ciò che è peggio, inevitabile. Questo “mostro” farebbe quindi parte della famiglia della Sars, ma il suo aspetto è completamente nuovo e preoccupa non poco gli studiosi. Tipologie di casi simili sono segnalate in Asia, in alcuni pipistrelli.
Insomma, il mondo animale starebbe per darci in pasto ad uno spietato virus che ci annienterebbe tutti nel giro di poco tempo. La Natura che si vendica dei soprusi che l’uomo ha commesso nei secoli deturpando il volto del Pianeta? Speriamo che si tratti di una notizia falsa o comunque ingigantita nella sua tragicità, perché altrimenti una nuova epoca di buio potrebbe colpirci a breve.
Vincenzo Abate